Boceprevir e Telapravir sono due nuovi antivirali appartenenti alla classe degli inbitori delle proteasi. In particolare essi inibiscono un enzima, la serin-proteasi NS3-4A, necessario per la replicazione del virus dell'epatite C. 

L'assunzione combinata di questi farmaci con pegIFN e ribavirina incrementa la possibilità di eradicazione del virus. Essi non possono essere assunti in monoterapia in quanto la monoterapia è stata associata in diversi studi alla rapida insorgenza di resistenza virale e al fallimento terapeutico.

La durata della terapia varia a seconda della tipologia di paziente (naive, relapser, partial responder o null responder) e della riposta alla terapia nel corso della stessa.

Questi farmaci sono indicati nei pazienti con grado di fibrosi elevato (F3-F4) e con infezione da HCV genotipo 1 che non siano mai stati sottoposti a trattamento con IFN e ribavirina o che siano stati sottoposti a precedente trattamento ma non abbiano risposto.

Boceprevir: Nome commerciale Victrelis. Disponibile sottoforma di capsule rigide. Dosaggio 800 mg (4 capsule da 200 mg) assunte per via orale 3 volte al giorno (ogni 8 ore) insieme ai pasti (un pasto o uno spuntino leggero).

Esso viene aggiunto dopo una fase iniziale della durata di 4 settimane di trattamento standard con pegIFN e ribavirina. La fase iniziale è essenziale per ridurre la quantità di virus in circolo. Dalla quarta settimana si aggiunge Boceprevir, formando una triplice terapia.

Come tutti i farmaci anche Boceprevir può causare effetti collaterali più o meno debilitanti. Gli eventi avversi più frequentemente associati alla terapia con  Boceprevir sono: disgeusia (alterazione del sapore dei cibi), neutropenia, stanchezza, nausea e mal di testa. In caso di comparsa di effetti collaterali contattare lo specialista di riferimento. Per maggiori informazioni riguardo gli effetti collaterali si rimanda alla scheda tecnica del prodotto.

Boceprevir presenta interazioni con altri farmaci che possono diminuirne l'efficacia o aumentarne gli effetti collaterali. E' essenziale pertanto che il paziente riferisca allo specialista i farmaci che assume al domicilio per valutare i rischi di eventuali interazioni farmacologiche.

Il farmaco NON può essere utilizzato nei pazienti che presentino ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi dei suoi eccipienti.

Telapravir: nome commerciale Incivo, disponibile sotto forma di compresse. Il farmaco va assunto alla dose di 750 mg (due compresse rivestite da 375 mg) per via orale ogni 8 ore a stomaco pieno. 

Telapravir viene associato alla terapia standard con pegIFN e ribavirina per le prime 12 settimane, al termine delle quali si prosegue con la terapia standard per un periodo di tempo complessivo di 24 o 48 settimane a sceonda della risposta terapeutica.

Agli effetti collaterali di pegIFN e ribavirina, vanno aggiunti gli effetti collaterali associati a Telaprevir. I più frequneti sono: rash cutanei, astenia, prurito, nausea, diarrea, vomito, anemia, neutropenia, piastrinopenia, prurito anorettale ed emorroidi. In caso di comparsa di effetti collaterali contattare lo specialista di riferimento. 

Telapravir presenta interazioni con altri farmaci che possono diminuirne l'efficacia o aumentarne gli effetti collaterali.E' essenziale pertanto che il paziente riferisca allo specialista i farmaci che assume al domicilio per valutare i rischi di eventuali interazioni farmacologiche.

Il farmaco NON può essere utlizzato nei pazienti che presentino ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi dei suoi eccipienti e nei pazienti che presentino gravi patologie cutanee.

 

Fonte: www.insiemecontrolepatite.com/it/